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Venerdì 16 dicembre, sul palcoscenico dell’Istituto scolastico “S. Pertini” la compagnia di danza “Astra Roma Ballet”, la cui direttrice è la celebre Diana Ferrara, ancora una volta ha incantato e commosso il pubblico crotonese con Balloon!, spettacolo coreografico in due atti “Un nuovo mondo” e “Time score”, curato da Fausto Paparozzi e dalla prima ballerina Giada Primiano, accompagnato dalle musiche originali del maestro Marco Schiavone, inserito nella Stagione Concertistica “L’Hera della Magna Grecia”, V Edizione, organizzata dall’associazione Beethoven.

Il tema dell’opera, connesso alle prospettive avveniristiche della vita futura per le prossime generazioni, in compagnia di automi quasi “umani” e visitatori robotici interstellari, ha consentito di far interrogare i presenti sul valore delle emozioni, della vita, della fantasia, in una realtà che, invece, rischia fortemente di inaridirsi. L’alienazione della società attuale, stritolata da ritmi forsennati, ipertrofizzata da beni materiali e mancanza di tempo per la propria interiorità, è stata resa simbolicamente dai ritmi cadenzati e ossessivi che accompagnavano le dinamiche irrigidite, da marionette metalliche, dei danzatori – impiegati, intrappolati in viaggi allucinanti verso il posto di lavoro, la carriera, la promozione sociale.  

La vita come corsa infinita, verso l’annullamento, verso la morte, tragitto in cui tutto può essere condizionato dall’uomo, tranne la sofferenza interiore, e l’ineluttabilità del proprio destino è il cardine su cui ruota tutto il secondo atto. L’idea progettuale dello spettacolo tutt’altro che leggera, è stata veicolata in modo anche brillante, a tratti, con spazio per momenti di verve e brio.

Indubbiamente la commozione è stato il sentimento trainante in “Time score”, in cui tematiche profondamente umane e universali sono state affrontate con delicatezza e originalità artistica, mediante l’accostamento di un’impostazione fortemente classica nelle figure e nella tecnica di base con il dinamismo e la tipizzazione della danza contemporanea; in pratica, un “sincretismo” finalizzato a rappresentare il passato, il presente e il futuro dell’uomo, creatura “finita” che sembra cambiare, ma, da sempre e per sempre, ricercherà quanto è necessario per vivere e non limitarsi a esistere nel suo tempo: l’amore.

Giada Primiano ha dimostrato ancora una volta la propria competenza tecnica e sensibilità artistica, rendendo la propria performance ricca di significato ed estremamente toccante. Eterea ma con solide propaggini nella dimensione umana.

 Di spessore e molto coinvolgenti anche gli altri ballerini che hanno interpretato i ruoli assegnati con particolare credibilità e intensità: Federica Bisceglia, Giorgia Montepaone, Alessandro Scavello e Alex Provinciali.

Di Romano Pesavento