Appena qualche giorno fa, i rappresentanti dell’osservatorio carceri di Antigone, Pino Apprendi e Francesco Leone, insieme alla deputata Rosalba Cimino del movimento 5 Stelle, hanno visitato le carceri di Caltanissetta, Sciacca e Trapani, segnalando, fra l’altro, il maggiore disagio, dei detenuti extracomunitari, che molto spesso sono in Sicilia senza famiglia, con tutta una serie di difficoltà dovute alla mancanza dei colloqui, alle difficoltà dell’acquisizione di vestiario, l’impossibilità di comunicare i propri problemi di salute e sopratutto l’assenza dei mediatori culturali, cosa che rende la permanenza in cella grande tensione, che si scarica spesso nei rapporti con la Polizia Penitenziaria, la vera interfaccia del detenuto.
La stampa oggi ha dato notizia del tentativo di suicidio di un detenuto extracomunitario.
“Un sincero plauso va al personale della Polizia penitenziaria di Trapani per avere letteralmente salvato, da sicura morte per impiccagione la vita ad un detenuto maghrebino. Il carcere é una parte della Città e come tale va attenzionato”. Lo dice Pino Apprendi presidente di Antigone Sicilia