Si tratta di una serie di manoscritti incompleti, rare foto, album di ritagli e testi dello stesso artista. Quasi trecento pagine per un libro che era in programma già prima della sua morte. In Italia da novembre per Harper Collins
“The Beautiful Ones – ha detto l’editore Chris Jackson, di “Random House”, la casa editrice che pubblicherà il libro – è un racconto personale di come Prince Rogers Nelson è diventato il Prince che conosciamo”. “The Beautiful Ones – ha continuato – è un bel tributo alla sua vita ma anche di più. E’ un’opera letteraria commovente e motivante, piena di sue idee, della sua visione, della sua voce, della sua immagine. E’ un tesoro non solo per i fan di Prince ma anche per chi vuole vedere uno degli artisti più grandi a livello creativo, e mente originale, al lavoro mentre crea la cosa più grande, se stesso”.
L’introduzione è stata curata da Dan Piepenbring, giornalista del New York, che Prince aveva scelto come collaboratore. Per il contenuto del libro sono stati usati scritti e foto personali dell’artista nonché appunti scritti a mano di quelle che sarebbero diventate la sue canzoni più famose e che lui custodiva scrupolosamente a Paisley Park, la sua casa-studio musicale in Minnesota. In pratica il memoir è una sorta di romanzo di formazione che descrive l’evoluzione di Prince, dalla sua infanzia ai primi anni della sua carriera da musicista.
“Un periodo in cui Prince stava pensando di mostrare qualcosa in più di se’ – scrive Piepenbring nell’introduzione a proposito dell’intenzione di scrivere un memoir – delle sue idee sul mondo ma allo stesso tempo mantenendo un alone di mistero che aveva attentamente coltivato”. Il libro copre un arco di tempo che va dalla sua infanzia ai primi anni da musicista fino ad arrivare al cuspide della celebrità internazionale. Prima della morte Prince aveva completato più di 50 pagine scritte a mano. Prince, il genio di Minneapolis, è morto a 57 anni per una overdose di Fentanyl, un potente antidolorifico. Il suo corpo fu trovato in un ascensore all’interno del complesso di Paisley Park, alle porte di Minneapolis.