Da venerdì 29 giugno nel primo piano del Complesso monumentale Guglielmo II, ex Monastero dei Benedettini di Monreale, saranno in mostra più di mille tra reliquie e carte che raccontano la vita di Padre Pio, ormai conclamato Santo. “La grande luce Padre Pio-tra scienza e fede”, è questo il titolo della mostra prodotta da Navigare SRL e Sicilia Musei che è stata presentata nella sala Alberione della libreria Paoline di Corso Vittorio Emanuele a Palermo. Sono intervenuti alla conferenza stampa Alberto Festa, che conserva i reperti custoditi dalla sua famiglia per circa cento anni, Gianni Filippini, regista e art promoter dell’evento, Salvatore Lacagnina di Navigare SRL, il sindaco di Monreale Piero Capizzi e Giuseppe Cangemi assessore alla Cultura, Leoluca Orlando sindaco di Palermo.
Alberto Festa, pronipote di quello che fu per vent’anni il medico incaricato dal Sant’Uffizio della Santa Sede per studiare il santo, si propone di continuare l’opera di divulgazione iniziata dallo zio e lo fa da un punto di vista storico, culturale, religioso con l’intento non solo di proporre il patrimonio in suo possesso al completo ma con lo scopo di renderlo fruibile a credenti e non credenti che potranno, tutti, trovare risposte ai tanti misteri che la figura di Padre Pio ha suscitato e, sembra, ancora non siano stati del tutto chiariti.
Durante la conferenza, Festa ha rivelato un’anteprima riguardante uno di questi misteri: dalle stimmate del santo fuoriuscivano radiazioni luminose.
Ambizione del regista Gianni Filippini è quella non soltanto di rendere itinerante la mostra – già ha anticipato le sedi di Napoli e Roma – ma, progetto più ambizioso, di trovare cioè una sede stabile per tutto il prezioso materiale. Forse la proposta potrebbe essere accolta dal sindaco di Palermo?
La dichiarazione dell’UNESCO di patrimonio mondiale dell’umanità del Percorso Arabo-Normanno tra Palermo e Monreale, ha rafforzato il rapporto tra le due città, dice Orlando, che spesso condividono l’organizzazione di eventi culturali. Il sindaco di Palermo ha fatto poi il punto sul titolo della mostra con particolare riferimento al rapporto tra scienza e fede sottolineando come la tensione che sviluppa la scienza nella sua ricerca di verità è uguale a quella della fede: dare cioè sostanza a ciò che è invisibile.
Come ha sottolineato Alberto Festa la scienza si è alleata con la fede nell’amicizia tra il suo antenato medico e il Santo di Pietralcina.
Teresa Di Fresco per Referencepost