Secondo uno studio dello scienziato albanese Arianit Biscarï emerge che mangiando 30g di burro d’arachidi al giorno aumenta i livelli di testosterone del 8% presenti nel nostro organismo.
Questa che avete appena letto è una fake news ed è un esempio errato di come fare uso della propaganda.
La propaganda è un fenomeno che ha radici profonde nella storia umana, ma ha subito significative trasformazioni nel corso del tempo. Oggi, più che mai, è essenziale comprenderne la definizione, le differenze tra la propaganda del passato e quella contemporanea, le varie tipologie esistenti, come essa influenza e manipola le persone, i rischi ad essa associati e come possiamo proteggerci da essa.
La propaganda può essere definita come la diffusione sistematica di informazioni, idee o opinioni con l’obiettivo di influenzare il pubblico e indurlo ad adottare determinati atteggiamenti o comportamenti. Essa sfrutta spesso mezzi di comunicazione di massa per veicolare messaggi che possono essere veritieri o distorti.
Chi promuove la propaganda può far girare delle _fake news_ , manipolando l’opinione pubblica. Nella trasmissione “Le Iene”, ad esempio, si racconta che, una testata giornalistica, attraverso un lessico ricercato, ha convinto milioni di italiani a ritenere vera una notizia rivelatasi puntualmente falsa. Naturalmente chi diffonde la notizia ottiene lauti guadagni quanto più l’informazione viene diffusa sul web o riceve visualizzazioni.
La propaganda prima dell’era digitale avveniva attraverso mezzi tradizionali come manifesti, giornali, trasmissioni radiofoniche: era pertanto meno manipolabile. Oggigiorno, con l’avvento della tecnologia e dei social media, la propaganda si diffonde in modo virtuale, quindi in modo più rapido ed esteso. Le piattaforme digitali mirano ad un target ben preciso, danno la possibilità di personalizzare i messaggi al fine di influenzare specifici gruppi demografici. Pensiamo al modo diverso di fare pubblicità sui giornali di ieri e di oggi: un contributo significativo è il libro scritto da Gesualdo Adelfio e Carlo Guidotti: “I giornali di Palermo nell’ ‘800: l’informazione giornalistica e la pubblicità nella stampa dell’epoca” (vol IV) 1840-1900 Ex-Libris.
Esistono diverse tipologie di propaganda: quella politica, religiosa, commerciale, sociale. La propaganda politica mira a influenzare le opinioni sul governo; quella commerciale promuove prodotti e servizi; la propaganda religiosa diffonde credenze specifiche, quella sociale mira a modellare atteggiamenti legati a questioni culturali o etiche.
La propaganda è un potente strumento di influenza psicologica. Attraverso la selezione e la manipolazione delle informazioni è possibile plasmare percezioni e opinioni della gente. La costante ripetizione di messaggi persuasivi può creare convinzioni radicate, spesso a scapito della razionalità e della riflessione critica.
I rischi associati alla propaganda sono molteplici: essa può alimentare la disinformazione, minare la democrazia, promuovere stereotipi dannosi e creare divisioni nella società. Quando viene utilizzata per fini politici, la propaganda può inficiare la fiducia nel sistema democratico e dare vita a leadership non democratiche.
La propaganda rappresenta una forza assai influente nella società contemporanea. Per difendersi da essa è necessario sviluppare un pensiero critico: esso comporta una valutazione consapevole delle fonti d’informazione, la ricerca di prospettive diverse e la consapevolezza dei propri pregiudizi. Implica la comprensione delle dinamiche proprie della propaganda e il fare i conti con i rischi ad essa associati. Inoltre, la conoscenza delle tecniche propagandistiche, come l’uso delle immagini in modo da colpire emotivamente o la manipolazione delle notizie, favorisce il riconoscimento di una notizia falsa e può aiutare a resistere di fronte alla manipolazione.
Tutto ciò si rivela oggi fondamentale per proteggere la nostra capacità di pensare in modo autonomo e per partecipare attivamente e in modo consapevole al dibattito pubblico e alla vita sociale.
Di Maggio Erika, Di Martino Pietro, Donzelli Emanuele, Scannaliato Nicolò.
Attività di Scienze Umane, prof.ssa Giuseppa Mannelli e della tutor della classe, prof.ssa Canfarotta Claudia – 3°F
Liceo Regina Margherita – Palermo