Nella splendida chiesa barocca di Santa Maria in Valverde di Palermo, il 20 dicembre scorso si è tenuto un imperdibile appuntamento con il teatro e la storia in un evento organizzato dall’associazione “Amici del Teatro Biondo” che da questo giorno avrà, proprio nella Chiesa di Santa Maria in Valverde, la propria sede sociale.

Dopo l’introduzione del prof. Carmelo Sardegna, presidente dell’associazione, padre Giuseppe Bucaro, direttore dell’Ufficio BB.CC. dell’Arcidiocesi di Palermo e Rettore di S. Caterina d’Alessandria, ha raccontato ai numerosi presenti il progetto formativo portato avanti quotidianamente dall’associazione culturale TalitàKum onlus da lui presieduta, che vede, fra le tante attività offerte, la musica come un valido mezzo di crescita, consentendo a diverse decine di bambini di suonare in un’orchestra con strumenti forniti a tutti direttamente dall’associazione stessa, nel rispetto del metodo inclusivo di stampo salesiano ideato da Don Bosco.

A seguire gli alunni del Liceo “Vittorio Emanuele II” di Palermo hanno letto alcune poesie del prof. Piero Longo, presente all’evento: “Figulo azzurro”, “All’ombra del sorriso”, “Alla sorgente”, “Alla voce”, “Viaggio”, “L’ascesa” e “Inno alla Platytera”, quest0ultima letta dalla prof.ssa Marina Buttari.

Terminata questa prima parte, il grande attore, e autore del testo, Alfonso Veneroso ha tenuto una lezione-spettacolo intitolata “Cicerone e i siciliani contro Verre“, un’eccezionale performance che è subito divenuta un’imperdibile lezione di storia e di vita. Nelle “Verrine” di Cicerone si caratterizza una profonda attualità nella lotta fra male e bene, fra violenze e diritti, tra ingiustizie e legalità; protagonista della storia è la Sicilia e la Roma del 70 a.C. Un incalzante ritmo narrativo, cui fa eco una potenza recitativa, non lascia allo spettatore altro se non rimanere attenti alla vicenda storica, giuridica e sociale, raccontata e impreziosita da Veneroso con la sua mirabile forza scenica.

Una lotta contro il tempo, contro le ingiustizie, contro la forza delle istituzioni corrotte e corruttrici, quella portata avanti da Cicerone quando provò, e riuscì, ad accusare Gaio Verre, saccheggiatore della Sicilia e dei siciliani, protagonista di pagine nefande della nostra storia poco conosciuta e dimenticata, ma piena purtroppo, di tanti fenomeni di preoccupante attualità.

Uno spettacolo, quello di Alfonso Veneroso, che, dotato di rara perfezione e di acuta precisione, suscita ammirazione, sgomento, riflessione e, sicuramente, voglia di approfondire quel contesto geopolitico così apparentemente lontano da noi ma invece più vicino di quanto si possa immaginare.

Prima del commiato e di un gradevole momento conviviale, l’associazione Amici del Teatro Biondo, nella persona del suo presidente Carmelo Sardegna, ha donato un prezioso riconoscimento culturale a due personalità protagoniste indiscusse della cultura palermitana e non solo, che si sono distinte, e si distinguono, per il loro operato e per le loro incessanti attività per il bene della cultura: la dott.ssa Patrizia Monterosso e il prof. Piero Longo.

Un grande evento culturale di riflessione e di presa di coscienza fra gli stucchi e gli affreschi di Santa Maria in Valverde, gioiello barocco progettato da Mariano Smiriglio e da adesso sede della prestigiosa associazione “Amici del Teatro Biondo”.

Carlo Guidotti