Una grande perdita nel mondo della cultura: si è spenta a Palermo la dott.ssa Eliana Calandra, Dirigente del Comune di Palermo e già direttrice del Sistema bibliotecario del capoluogo siciliano.

Da poco più di un anno in pensione, ha diretto per anni, l’Archivio Storico comunale, il Museo Pitrè, la Biblioteca comunale “L. Sciascia”, Villa Trabia e l’intera rete delle biblioteche decentrate palermitane.

Centinaia le mostre, i convegni, le presentazioni editoriali, le inaugurazioni e i progetti di cui la Calandra è stata indiscussa protagonista, con la sua classe, eleganza, competenza e professionalità.

Sempre disponibile all’ascolto e alla condivisione della conoscenza, la sua incessante attività l’ha resa una figura di spicco nel panorama della cultura del libro e dell’arte, chiamata a relazionare in svariate conferenze sui più diversi temi legati alla nostra storia, al mondo del libro, all’universo femminile, al collezionismo, ma anche alla comunicazione, alla società e alla moda.

Sempre a disposizione verso gli studenti, gli studiosi, i ricercatori, i collezionisti, i giornalisti e gli editori; tanti appuntamenti, tante idee, tanti progetti e soprattutto tante realizzazioni concrete che lasciano il segno indelebile di un’attività svolta con passione, dedizione e amore verso il proprio lavoro e verso i luoghi d’arte ove ha operato, contribuendo fortemente al recupero, restauro e riapertura degli stessi, nonostante le tante difficoltà incontrate.

Aprire i luoghi di cultura al pubblico, consentire di poter respirare l’aria pura della cultura che passa soprattutto attraverso le calde e delicate pagine di un libro, rendere accessibile e alla portata di ognuno di noi taluni contesti culturali prima chiusi o appannaggio di pochi eletti o di un gruppo ristretto di studiosi: questa è stata la missione di Eliana Calandra.

Nonostante fossero decorsi i tempi del suo incarico per l’inevitabile pensionamento, la sua presenza è stata considerata determinante e insostituibile tanto da indurre l’amministrazione comunale a continuare ad essere affiancata dalla sua competenza, disponibilità e capacità organizzativa.

Palermo oggi perde una personalità simbolo della propria essenza, un raggio di luce che ha illuminato per anni i percorsi, talvolta oscuri e tortuosi, della gestione della cultura, rendendola aperta, fruibile e vicina a ogni cittadino che ha avuto la rara opportunità di innamorarsene.

Grazie Eliana!

Carlo Guidotti