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Due generazioni a confronto

Le varie generazioni, partendo dalla data di nascita, vengono divise in gruppi denominati: Generazione perduta (1883-1900), Greatest Generation (1901-1927), Generazione Silenziosa (1928-1945), Baby Boomers (1946-1964), Generazione X (1965-1980), Millennials/Generazione Y (1981-1996), Zoomers/Generazione Z (1997-2012) e Generazione Alpha (dal 2012 in poi). Le ultime generazioni (Generazione Z e Generazione Alpha) spesso affrontano giudizi negativi da parte delle generazioni passate per via della loro svogliatezza o cattivo umore. La verità, però, è che le ultime generazioni sono state in parte danneggiate dalla pandemia; sono aumentati, infatti, crisi d’ansia ed attacchi di panico.

GENERAZIONE Z

Nella generazione Z rientrano tutti coloro che sono nati tra il 1997 e il 2012. Osservando il modo in cui comunica la generazione Z, si può notare che spesso è svogliata, non perché “la generazione è pigra” (per il 29% è più ambiziosa della generazione precedente), ma per una perdita di speranza nelle lotte comuni. La generazione Z, talvolta, ha delle note in certi campi preoccupanti, in quanto, secondo i dati dell’ANSA: il 10% afferma di avere un qualche tipo di disturbo mentale, il 29% afferma di soffrire di ansia (il che spiega in parte le difficoltà dei giovani nella comunicazione reale) e in generale alcuni giovani dicono non solo di aver pensato all’autolesionismo o al suicidio, ma di averci anche provato.

GENERAZIONE ALPHA

La generazione Alpha è costituita da tutte quelle persone nate dal 2012 in poi. Osservando la comunicazione della generazione Alpha, noteremo che molto spesso anche loro hanno problemi con la comunicazione reale in quanto, talvolta, sono stati abituati ad un certo isolamento durante l’infanzia con l’utilizzo eccessivo di iPad, telefoni ecc… Questa è anche colpa del gentle parenting (stile educativo che si basa sulla non violenza spesso usato dai millennials), perché malgrado sia una forma molto gradevole di educazione infantile (in quanto rispetto allo stile educativo spesso utilizzato dalle generazione precedenti non incute timore) non dovrebbe sovraccaricare i bambini con troppe distrazioni (e quindi, per esempio, non permettere al bambino di sviluppare un’intelligenza emotiva),non dovrebbe evitare di correggere i propri figli quando necessario e, inoltre, non dovrebbe favorire l’eccessiva digitalizzazione.

Un uso scorretto della comunicazione porta a un rischio elevato di analfabetismo linguistico, emotivo e funzionale.

COME HA INFLUITO LA PANDEMIA?

Pensiamo che la pandemia abbia modificato e danneggiato parecchio la comunicazione delle ultime generazioni e la loro salute mentale, soprattutto perché verificatesi negli anni formativi di queste ultime generazioni.

Durante la pandemia, per esempio, secondo l’ANSA il fenomeno degli hikikomori è decollato con un aumento del 60% e nel 2022 del 75%, questo ci mostra che tutti, e in particolar modo la generazione Z ha dovuto affrontare fenomeni come la depressione, tentativi di suicidio, e tante problematiche che ora stanno venendo a galla.

Le ultime generazioni, per un motivo o per un altro, sono state cresciute anche da internet utilizzato, per esempio dalla generazione Z, come meccanismo di difesa o di distrazione talvolta anche da situazioni familiari difficili. Durante la pandemia, infatti, spesso la convivenza in casa e la vita privata era più complicata del solito.

La generazione alpha, invece, è cresciuta con una dipendenza digitale.

QUALI POTREBBERO ESSERE I CONSIGLI:

  • Quando si sta davanti allo schermo sarebbe meglio darsi dei limiti di tempo per evitare la dipendenza.
  • Bisognerebbe parlare in famiglia di salute mentale e non vergognarsi di chiedere aiuto.
  • Bisognerebbe educare meglio i propri figli sull’utilizzo di internet, senza dimenticarsi di educarli anche alla comunicazione reale.

Anzalone Sabrina e Rivignani Vaccari Antonella

Attività di Scienze Umane, prof.ssa Giuseppa Mannelli – 3°F

Liceo Regina Margherita – Palermo