Chi è il boomer? Che musica ascolta un boomer? Come comunica un boomer? A questi e ad altri interrogativi prova a rispondere Ernesto Maria Ponte nella commedia “Sono A-social”, andata in scena ieri, in doppia rappresentazione, al Teatro Jolly di Palermo e in cartellone fino al 19 marzo.
Un esilarante spettacolo in due parti nel quale il grande attore recita la parte, spontanea ma terribilmente difficile, dell’uomo di oggi, che nato tra gli anni ’60 e ’70, ha vissuto la sua infanzia e adolescenza tra gli Ottanta e i primi dei Novanta.
Le profonde riflessioni personali e sociali sono state esposte al pubblico da Ernesto Maria Ponte con la sua immancabile verve comica e coinvolgente, in un alternarsi tra lingua italiana e vernacolo.
Un susseguirsi frenetico di situazioni tipo a cui ognuno di noi è sottoposto e con cui si confronta quotidianamente; primo fra tutti il telefono, ormai utilizzato per tutto tranne che per telefonare, o i social a cui ci siamo abituati con fatica e che vanno cambiando e vanno mutando il proprio uso, rendendoci appunto sempre più boomer.
Poi ancora l’emoticons, gli audio messaggi, l’amore, il cibo dell’Italia del nord e quello di Palermo, il rapporto con la donna, l’essenzialità della luce elettrica, sostituita per un po’ soltanto da un’antica e sempre funzionale candela, fino ad arrivare, financo, alla gestione degli amici a quattro zampe, il cane soprattutto, con un susseguirsi di aneddoti e ricordi sul milanese iracondo carlino Goffredo, sulla minuscola Lulù spitz della Pomerania, fino al suo Salvatore, strano incrocio nostrano le cui avventure hanno strappato tante risate.
Risate a crepapelle, quindi, per il pubblico che si è ritrovato protagonista esso stesso, nella comicissima ma profonda riflessione di Ernesto Maria Ponte che, tra le gag e i monologhi, ha inserito un altro protagonista dello spettacolo: la musica, la grande musica.
Sì, perché la musica degli anni ’80 era davvero grande e indimenticabile e la canteremo per sempre; l’attore ha magistralmente interpretato capolavori immortali della musica italiana spaziando da Fabio Concato a Massimo Ranieri, da Raf a Eduardo De Crescenzo, da Vasco Rossi a Jovanotti, con un omaggio a Biagio Conte fino ad un infuocato e frenetico ballo della taranta.
Un grande e articolato spettacolo in cui uno straordinario Ernesto Maria Ponte ha divertito con la sua irresistibile comicità e incantato con le sue mirabili doti canore.
Il sipario si è chiuso con un omaggio a Maurizio Costanzo, con le celebri note finali eseguite al piano.
Sul palco i musicisti Toni Greco, Corrado Nitto, Vincenzo Castello e Davide Puccio. Commedia scritta con la collaborazione di Claudio Casisa. da Salvo Rinaudo e da Ernesto Maria Ponte.
Carlo Guidotti