Customize Consent Preferences

We use cookies to help you navigate efficiently and perform certain functions. You will find detailed information about all cookies under each consent category below.

The cookies that are categorized as "Necessary" are stored on your browser as they are essential for enabling the basic functionalities of the site. ... 

Always Active

Necessary cookies are required to enable the basic features of this site, such as providing secure log-in or adjusting your consent preferences. These cookies do not store any personally identifiable data.

No cookies to display.

Functional cookies help perform certain functionalities like sharing the content of the website on social media platforms, collecting feedback, and other third-party features.

No cookies to display.

Analytical cookies are used to understand how visitors interact with the website. These cookies help provide information on metrics such as the number of visitors, bounce rate, traffic source, etc.

No cookies to display.

Performance cookies are used to understand and analyze the key performance indexes of the website which helps in delivering a better user experience for the visitors.

No cookies to display.

Advertisement cookies are used to provide visitors with customized advertisements based on the pages you visited previously and to analyze the effectiveness of the ad campaigns.

No cookies to display.

Sabato 15 ottobre, Palazzo Riso, a Palermo, ospiterà lo spettacolo “Totò partenopeo e in parte siciliano”, dedicato al principe della risata Antonio De Curtis, il grande e indimenticato Totò, una produzione de “Il Teatro di Ottavio”, una realtà fondata dall’attore e regista Ottavio Buonomo, con il patrocinio della Regione Siciliana, Assessorato dei Beni culturali e dell’Identità Siciliana e del Dipartimento dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana. La serata vedrà la presenza sul palco degli attori Gianfranco Ponte e Ottavio Buonomo, che faranno rivivere l’immensa arte istrionica di Totò attraverso le loro esibizioni, riproponendo gli sketch più celebri.

Al loro fianco la soubrette Leda Scuderi e la partecipazione straordinaria di Elena Anticoli De Curtis, nipote del principe della risata che racconterà alcuni aspetti, noti o inediti, del nonno.

Sarà anche presente in collegamento video Massimo Benenato, figlio di un altro grande attore del nostro cinema e teatro comico, Franco Franchi, nato a Palermo nel 1928, che recitò con Totò nell’ultimo film del grande napoletano nel 1967, nell’episodio “Che cosa sono le nuove” di Pierpaolo Pasolini, inserito nel lungometraggio “Capriccio all’italiana”.

E Palermo sarà anche il filo conduttore dell’evento: il capoluogo siciliano era infatti la città di origine di Anna Clemente, la mamma di Totò e, inoltre, proprio a Palermo Totò recitò per l’ultima volta a teatro: era il 3 maggio del 1957 quando sulle tavole del Politeama, durante la recita della rivista ‘A prescindere, perse la vista, diventando cieco ma portando ugualmente a termine, fra mille difficoltà, lo spettacolo, all’insaputa del pubblico osannante, divertito e palesemente inconsapevole della tragedia.

Questo triste accadimento, che segnò una svolta indelebile nella carriera del grande attore, è stato recentemente narrato nel docufilm “A prescindere… Antonio De Curtis”, disponibile anche in dvd, con la regia di Gaetano Di Lorenzo e prodotto da Francesco Torre di Arckoah, all’interno del quale la figura del grande Totò è interpretata proprio da Gianfranco Ponte.

Palermo e la Sicilia sono quindi temi ricorrenti nell’arte poliedrica di Antonio De Curtis, attore, autore, poeta e musicista: celebri le riduzioni cinematografica della novella “La patente” e dell’opera “L’uomo, la bestia e la virtù” di Luigi Pirandello, e via con tante battute con accenti siciliani fino alla “Signorina incontrata per caso a Messina” della famosa canzone “Miss mia casa Miss”.

Un imperdibile appuntamento con un grande connubio artistico Buonomo-Ponte per scoprire o riscoprire l’immensa arte di Antonio De Curtis, Totò che, come vedremo, era appunto “partenopeo e parte siciliano”.