Sabato 15 ottobre, Palazzo Riso, a Palermo, ospiterà lo spettacolo “Totò partenopeo e in parte siciliano”, dedicato al principe della risata Antonio De Curtis, il grande e indimenticato Totò, una produzione de “Il Teatro di Ottavio”, una realtà fondata dall’attore e regista Ottavio Buonomo, con il patrocinio della Regione Siciliana, Assessorato dei Beni culturali e dell’Identità Siciliana e del Dipartimento dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana. La serata vedrà la presenza sul palco degli attori Gianfranco Ponte e Ottavio Buonomo, che faranno rivivere l’immensa arte istrionica di Totò attraverso le loro esibizioni, riproponendo gli sketch più celebri.
Al loro fianco la soubrette Leda Scuderi e la partecipazione straordinaria di Elena Anticoli De Curtis, nipote del principe della risata che racconterà alcuni aspetti, noti o inediti, del nonno.
Sarà anche presente in collegamento video Massimo Benenato, figlio di un altro grande attore del nostro cinema e teatro comico, Franco Franchi, nato a Palermo nel 1928, che recitò con Totò nell’ultimo film del grande napoletano nel 1967, nell’episodio “Che cosa sono le nuove” di Pierpaolo Pasolini, inserito nel lungometraggio “Capriccio all’italiana”.
E Palermo sarà anche il filo conduttore dell’evento: il capoluogo siciliano era infatti la città di origine di Anna Clemente, la mamma di Totò e, inoltre, proprio a Palermo Totò recitò per l’ultima volta a teatro: era il 3 maggio del 1957 quando sulle tavole del Politeama, durante la recita della rivista ‘A prescindere, perse la vista, diventando cieco ma portando ugualmente a termine, fra mille difficoltà, lo spettacolo, all’insaputa del pubblico osannante, divertito e palesemente inconsapevole della tragedia.
Questo triste accadimento, che segnò una svolta indelebile nella carriera del grande attore, è stato recentemente narrato nel docufilm “A prescindere… Antonio De Curtis”, disponibile anche in dvd, con la regia di Gaetano Di Lorenzo e prodotto da Francesco Torre di Arckoah, all’interno del quale la figura del grande Totò è interpretata proprio da Gianfranco Ponte.
Palermo e la Sicilia sono quindi temi ricorrenti nell’arte poliedrica di Antonio De Curtis, attore, autore, poeta e musicista: celebri le riduzioni cinematografica della novella “La patente” e dell’opera “L’uomo, la bestia e la virtù” di Luigi Pirandello, e via con tante battute con accenti siciliani fino alla “Signorina incontrata per caso a Messina” della famosa canzone “Miss mia casa Miss”.
Un imperdibile appuntamento con un grande connubio artistico Buonomo-Ponte per scoprire o riscoprire l’immensa arte di Antonio De Curtis, Totò che, come vedremo, era appunto “partenopeo e parte siciliano”.