Spazio anche alle convenzioni con le reti di confidi.
Palermo, 10 giugno 2020 – Si è svolta ieri l’assemblea di Assoconfidi Sicilia con l’intervento dell’Assessore regionale dell’Economia, Gaetano Armao. Prima dell’approvazione del bilancio 2019, spazio al vicepresidente della Regione e al suo focus su quanto dettato dalla legge di stabilità regionale 2020-2022 in tema di confidi. Previsti, infatti, 20 milioni di euro per la concentrazione e la patrimonializzazione dei consorzi fidi siciliani in vista di una razionalizzazione del settore e di un potenziamento di questi attori economici. La proposta di Assoconfidi Sicilia, dunque, è stata accolta grazie all’apertura della Giunta Musumeci e anche grazie agli emendamenti delle opposizioni, in particolare Pd e M5S, con cui i 10 milioni iniziali sono stati aumentati sino ai 20 milioni in sede di approvazione.
L’obiettivo dichiarato è quello di avviare percorsi virtuosi e permettere ai confidi minori, attraverso fusioni e incorporazioni, di divenire confidi 106, vigilati dalla Banca d’Italia e quindi intermediari finanziari, per una migliore offerta a sostegno delle imprese siciliane. Ciò garantirebbe ai confidi siciliani maggiore credibilità sul mercato in veloce evoluzione e dimensionalmente all’altezza delle grandi strutture multiregionali e delle stesse banche. Rilievo anche alle reti siciliane dei confidi quale ulteriore strumento per agevolare partnership anche con le società controllate dalla regione.
«I confidi – precisa l’Assessore regionale dell’Economia, Gaetano Armao – sono partner fondamentali al fianco delle imprese siciliane e, soprattutto a seguito della crisi economica causata dalla pandemia da Covid-19, accanto a un sistema imprenditoriale debole occorrono attori forti. Le risorse, quindi, servono per quei confidi che vogliono realizzare un piano di razionalizzazione per giungere a un sistema di concentrazione efficiente ed efficace».
«Grazie all’apertura mostrata dall’assessore Armao al mondo dei confidi – precisa Rosario Carlino, presidente di Assoconfidi Sicilia – questi operatori sono ritornati al centro del dibattito politico ed economico regionale; da troppi anni era calato un ingiusto silenzio su questa categoria da parte della politica siciliana». E aggiunge: «Gli interventi discussi con l’assessore Armao, i suoi collaboratori e i dipendenti dell’assessorato, unitamente a Irfis, hanno già prodotto provvedimenti concreti. Riteniamo, pertanto, che i percorsi avviati vadano seguiti e rafforzati in ogni loro parte perché in gioco ci sono le nostre imprese, le famiglie siciliane, l’economia regionale».
Presente anche Alessandro Carpinella, advisor e partner di Prometeia S.p.A., che ha esposto il progetto di razionalizzazione dei confidi “Ultima chiamata”, e Benedetto Mineo, insediatosi nella stessa giornata alla guida del Dipartimento Finanze della Regione Siciliana.