La kermesse cinematografica partirà domani 28 agosto e terminerà il 7 settembre. Tre le opere italiane in concorso: “Martin Eden”, di Pietro Marcello, “La mafia non è più quella di una volta”, di Franco Maresco e “Il sindaco del Rione sanità” di Mario Martone

Conto alla rovescia per la 76esima Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia. La kermesse prenderà il via il 28 agosto e si concluderà il 7 settembre. Attese a Lido tante star, sia italiane che internazionali. Si parte mercoledì con Catherine Deneuve, Juliette Binoche, Ethan Hawke, protagonisti di “La Vérité”, primo film realizzato al di fuori dal Giappone da Kore-eda Hirokazu.

Il giorno successivo a camminare sul tappeto rosso saranno star del calibro di Scarlett Johansson (protagonista di “The Marriage Story”) e l’attesissimo Brad Pitt, che presenterà il film fantascientifico “Ad Astra”. Quest’anno al Lido sfileranno anche una decina di premi Oscar, tra cui Meryl Streep, Juliette Binoche, Penelope Cruz, Tommy Lee Jones, Robert De Niro, Donald Sutherland, Gary Oldman.Attesissimi anche Johnny Depp, Liv Tyler, Joaquin Phoenix, Antonio Banderas, Jude Law, John Malkovich.Tra gli ospiti ci sarà Roger Waters, ex cantante dei Pink Floyd, al Lido per la proiezione del film concerto “Roger Waters Us + Them” (Fuori Concorso) e Mick Jagger, frontman dei Rolling Stone, atteso per il 7 settembre, giorno nel quale verrà proiettato il film di chiusura della Mostra, “The Burnt Orange Heresy”. Non mancheranno le star italiane, tra loro Luca Marinelli protagonista di “Martin Eden”, film di Pietro Marcello in concorso alla Mostra. Ci saranno poi Valeria Golino e Claudio Santamaria interpreti di “Tutto il mio folle amore”, di Gabriele Salvatores. Infine Diego Abatantuono, Micaela Ramazzotti (per il film “Vivere” di Francesca Archibugi).

Uno dei temi al centro di questa edizione sarà la questione femminile, protagonista di numerose pellicole, dirette sia da uomini che da donne, provenienti da tutto il mondo. Tra queste “Hava, Marya, Ayesha“, opera prima di Sahraa Karimi (in concorso nella sezione Orizzonti), “primo film diretto da una donna girato interamente a Kabul, con tutti i rischi del caso, con al centro temi tabù in Afghanistan, come il tradimento, l’aborto, il ruolo della donna della società di quel Paese”, ha spiegato Paolo Baratta, presidente della Biennale di Venezia, durante la conferenza stampa d’apertura. Ampio spazio nella kermesse verrà dato anche a pellicole che “si dedicano alla ricostruzione minuziosa e documentata di accadimenti della storia recente e passata, con una chiara e precisa volontà di attualizzare eventi destinati altrimenti ad essere dimenticati. Tra questi, il film in concorso, “J’accuse” di Roman Polanski, opera, da 26 milioni di euro, che ricostruisce minuziosamente il caso Dreyfus, e “The Wasp Network” di Olivier Assayas, con protagonisti una rete di agenti del governo cubano infiltrati nella società americana, che prevenivano le azioni degli anticastristi contro il governo.

Tra i film più attesi in concorso ci sono certamente “Joker” di Todd Phillips, prequel de “Il Cavaliere Oscuro” di Christopher Nolan (con Joaquin Phoenix e Robert De Niro), il fantascientifico “Ad Astra”, di James Gray (con Brad Pitt) e “The Laundromat”, di Steven Soderbergh, pellicola che ricostruisce la vicenda dei Panama Papers, con un cast stellare (Meryl Streep, Gary Oldman, Antonio Banderas, Sharon Stone). Tre le opere italiane in concorso: “Martin Eden”, di Pietro Marcello, “La mafia non è più quella di una volta”, di Franco Maresco e “Il sindaco del Rione sanità” di Mario Martone. Film che il direttore artistico della Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia, Alberto Barbera, ha definito ambiziosi perché hanno messo gli autori di fronte a delle sfide. Nel caso di Pietro Marcello con l’omonimo romanzo dello scrittore statunitense Jack London da cui è tratto, reinventato completamente da Marcello che ha trasferito le vicende in Italia, giocando con la cronologia, raccontando la storia del nostro paese da inizio ‘900 ad oggi. Maresco dal canto suo prosegue il lavoro di ricerca antropologica sulla società siciliana, mentre Martone si confronta con il testo teatrale di Eduardo De Filippo, portato in scena dallo stesso regista 2 anni fa, e ora trasformato in una vera e propria opera cinematografica. Tra i film italiani Fuori Concorso presenti alla Mostra ci sono invece “Vivere” di Francesca Archibugi e “Tutto il mio folle amore” di Gabriele Salvatores.

Nella sezione Fuori Concorso- Proiezioni Speciali saranno presentate due serie tv, entrambe prodotte da Sky. La prima è “ZeroZeroZero”, tratta dall’omonimo romanzo di Roberto Saviano, diretta da Stefano Sollima che, dopo Gomorra- La serie, torna a parlare di criminalità organizzata. L’altra è “The New Pope” (episodi 2 e 7), di Paolo Sorrentino, seguito della serie di successo “The Young Pope” con protagonista Jude Law. La piattaforma streaming Netflix ha invece prodotto 3 opere presenti al Lido quest’anno: “Marriage Story” di Noah Baumach, il già citato “The Laundromat”, di Steven Soderbergh e “The King” di David Michôd, con Timothée Chalamet (Parlami col tuo nome) nei panni di Enrico V. “Seberg” di Banedict Andrtews è invece prodotto da Amazon. Nella sezione sconfini verrà invece presentato il documentario “Chiara Ferragni – Unposted” realizzato dalla regista Elisa Amoruso, sulla vita dell’influencer italiana più conosciuta al mondo. Nel corso della 76esima edizione della kermesse verranno consegnati due Leoni d’oro alla carriera: il primo al regista spagnolo Pedro Almodovar, acclamato quest’anno a Cannes per il suo “Dolor y Gloria”; mentre il secondo andrà alla protagonista di classici amati in tutto il mondo (come “Mary Poppins”, “Tutti insieme appassionatamente” e “Victor Victoria”), Julie Andrews.

Fonte: dire.it