La bibliomediateca del cinema e della cultura visuale si propone di avviare in Sicilia una serie di iniziative per la valorizzazione di archivi privati legati alle pratiche dello spettacolo
È Palermo il luogo in cui nascerà il Filmland Studio, bibliomediateca del cinema e della cultura visuale che si propone di avviare in Sicilia una serie di iniziative per la valorizzazione di archivi privati legati alle pratiche dello spettacolo. Un progetto che nasce da un sogno di alcuni collezionisti e appassionati palermitani e che ha già incassato la disponibilità di una serie di organismi pubblici e privati, in primo luogo dell’AMOOD – Fondazione Archivio Audiovisivo del Movimento Operaio e Democratico. “Tutto è cominciato fortunosamente, come in un film di Hitchcock – racconta Federico Toscano, project manager del Filmland Studio Palermo – Un passaggio in auto a Umberto Cantone, amico di mio padre e incontrato per caso, culminato nella visita estemporanea al suo incredibile archivio costituito, giorno dopo giorno, nella sua stessa abitazione. Cantone oltre a essere un regista teatrale, è un sistematico raccoglitore di cose di cinema. La sua collezione spazia da migliaia di Dvd internazionali, titoli accuratamente selezionati per lo più fuori catalogo, fino alle più rare edizioni di quel tipo particolare di pubblicazioni che si chiamano cinelibri, quelle che dal 1905 fino agli anni Sessanta del secolo scorso ospitavano al loro interno come illustrazioni le fotografie di scena dei film. E poi, i cosiddetti cineromanzi, praticamente i fotoromanzi realizzati con i fotogrammi dei film direttamente tratti dalla moviola, così come le riviste illustrate di cinema, le cui annate si accatastano ordinatamente nelle stanze dell’archivio domestico. Si tratta di materiali preziosi, adatti a costituire un piccolo patrimonio di base per la nascita di una bibliomediateca, il Filmland Studio Palermo.
Uno dei punti forti della collezione Cantone sono i 400 pezzi del fondo Stanley Kubrick, alcuni dei quali hanno costituito l’apparato iconografico del libro “Le carte di Kubrick”, pubblicato in un sontuoso formato nel 2009 dal fotografo editore Enzo Sellerio, curato dallo stesso Cantone e promosso dalla “Cinesicilia” regionale, a quel tempo diretta da Sergio Gelardi. Si tratta di una collezione di manifesti, locandine, fotobuste, brochure e altri materiali promozionali provenienti da tutto il mondo, prodotti per i film di Kubrick, spesso sotto la supervisione del regista stesso. Una collezione esposta per più di un mese con successo nel 2011 in una mostra al MAV – Museo Archeologico Virtuale di Ercolano alla presenza di Enrico Ghezzi, ma che in Sicilia non ha ancora trovato un’occasione di allestimento. Un patrimonio che potrebbe entrare a far parte del Filmland Studio Palermo, una bibliomediateca del cinema e della cultura visuale. Un corpus di partenza per un organismo, gestito da privati ma in colloquio con le istituzioni pubbliche, che potrebbe promuovere una serie di iniziative per la valorizzazione degli archivi privati dello spettacolo.
Fonte: cinecittanews