A Bivona, martedì prossimo, 18 giugno, alle ore 21, nei locali dell’Auditorium della Concezione, sarà presentato il libro, edito da Caracò, di Emanuele Cavallaro “In culo alla mafia” sulla storia del testimone di giustizia, ed imprenditore di Bivona, Ignazio Cutrò. Dopo i saluti del Sindaco Cinà e del Presidente del Consiglio Comunale di Bivona, Gaspare Bruno, interverranno l’autore del libro, Emanuele Cavallaro, il Procuratore Aggiunto di Agrigento Salvatore Vella ed il “testimone di giustizia” e Presidente dell’Associazione testimoni di giustizia Ignazio Cutrò. L’incontro sarà moderato dal giornalista Giuseppe Caruana.
Emanuele Cavallaro, è nato a Correggio, in provincia di Reggio Emilia nel 1979. Si occupa di comunicazione e ha scritto per diversi giornali. E’ sindaco di Rubiera, sempre in provincia di Reggio Emilia, riconfermato nelle recenti elezioni amministrative che si sono tenute lo scorso mese di maggio. Quando può, continua a scrivere. Dal suo incontro con la Sicilia e con Ignazio Cutrò è nato questo libro.
Ignazio Cutrò, nativo di Bivona, in provincia di Agrigento è nato nel 1967. Imprenditore siciliano e Presidente dell’Associazione Nazionale Testimoni di Giustizia, è stato sottoposto, assieme alla famiglia, ad un programma speciale di protezione per aver denunciato i suoi estorsori. Il primo attentato che Cutrò ha subito risale alla sera del 10 ottobre 1999, quando gli fu bruciata una pala meccanica in contrada Canfutino a Bivona. A seguito dell’attentato Cutrò presentò la prima denuncia contro ignoti. Da quel momento in poi sarà un susseguirsi di minacce e intimidazioni, fino al 2006 quando Cutrò decide di diventare un ‘testimone di giustizia’, denunciando i suoi estorsori. Grazie alle sue testimonianze viene avviata l’operazione “Face off“, nella quale vengono arrestati i fratelli Luigi, Marcello e Maurizio Panepinto e che porta nel gennaio 2011 ad un totale di 66 anni e mezzo di carcere. La collaborazione con la magistratura, condiziona però l’attività imprenditoriale di Cutrò, che non riceve più commesse e che dichiara comunque di essere fiero della scelta fatta. Oggi la sua azienda è chiusa definitivamente.