Giorno 20 maggio, alla Facoltà di Ingegneria dell’Università di Palermo, nei locali attigui al Museo Storico dei Motori e dei Meccanismi, ha avuto luogo la premiazione del concorso rotariano sul tema dello Spreco Alimentare. Esso è rivolto alle classi 4^ e 5^ delle scuole primarie nell’anno scolastico 2018-2019, che abbiano partecipato alla sessione formativa con un Rotary Club e che abbiano realizzato tre elaborati in tre forme espressive differenti: video, foto o manifesto.
Fra le scuole premiate anche l’I.C: Boccadifalco-Tomasi di Lampedusa, che ha ricevuto l’importante riconoscimento per aver presentato un filmato afferente al tema in oggetto.
Prima della premiazione, è stata organizzata una conferenza dal titolo “Spreco alimentare. Se lo conosci lo eviti”: presenti numerosi rappresentati dei club Rotary, promotori del progetto e del concorso, a fianco di diverse figure professionali fra le quali il direttore del Sistema museale dell’Università di Palermo, il direttore del Museo dei Motori e dei Meccanismi e l’on. Roberto Lagalla, Assessore all’istruzione ed alla formazione professionale della Regione Siciliana.
A fianco delle delegazioni dei club Rotary che hanno portato avanti il progetto con dedizione, i 21 presidenti dei club dell’area Panormus, si apprendono maggiori informazioni in merito alle statistiche ed alla distribuzione dello spreco alimentare, abbracciando anche le tematiche relative allo spreco dell’acqua ed al consumo del suolo e dell’inquinamento dell’atmosfera.
Mediante la proiezione di alcuni grafici è indubbio che, senza radicali azioni correttive, tali forme di spreco alimentare saranno sempre più crescenti e purtroppo irreversibili: “Bisogna educare i bambini e i giovani ad ottimizzare e a non sprecare” è questo il messaggio che viene rimarcato e che sta a cuore della filosofia delle attività didattiche svolte nelle aule e del concorso stesso.
Lo spreco di cibo, in paesi in via di sviluppo, è pari al 60% a causa della mancanza di energia e di tecnologia tale da non consentire la corretta conservazione degli alimenti; a temperature altissime non sarà possibile mantenere la freschezza di frutta, verdura e di qualsiasi altra forma di cibo, ciò crea malnutrizione o denutrizione, quindi ulteriore povertà. Si stima che in Africa 369 milioni di persone viva sotto la soglia di massima povertà; nel mondo 821 milioni sono sotto questa soglia, ossia senza la condizione minime per acquistare cibo, e ciò avviene, è stato ricordato, proprio quando assistiamo in televisione a continue gare fra chef pluristellati.
Un’altra causa di spreco alimentare è paradossalmente dovuta al cattivo uso dei frigoriferi, inventati proprio per mantenere a lungo gli alimenti, evitandone lo spreco, ma che, oggi, hanno involontariamente generato una forma di iper-approvvigionamento di cibo quando si va a fare la spesa. Il 38% del cibo si spreca a casa, proprio per una cattiva gestione domestica della spesa calibrata ai consumi. In merito a ciò è stato stimato che circa il 40% del pane acquistato non viene consumato e quindi buttato via.
Un’altra causa molto grave dello spreco alimentare, è stato osservato, è legata alla qualità estetica del cibo. I paradigmi per la messa in commercio di un prodotto sono esclusivamente legati alla dimensione, al peso ed all’aspetto fisico; anche questa è una fonte di spreco o di deprezzamento, soltanto per un difetto meramente estetico e non qualitativo.
Ha chiuso la conferenza l’on. Lagalla ricordando quanto sia indispensabile l’apporto delle associazioni e del Rotary, sentendo viva una necessità di sussidiarietà orizzontale tra i Service e le istituzioni, in un’ottica che deve essere caratterizzata da una forte collaborazione e condivisione tra le parti.
Dopo la premiazione è stato possibile ammirare le esposizioni del Museo Storico dei Motori e dei Meccanismi.
Carlo Guidotti per Referencepost