La divulgazione, da parte di un ente pubblico, di comunicati stampa anonimi ovvero privi della firma del loro redattore, o siglati da un non giornalista, è una palese violazione della legge n. 150 del 2000 e potrebbe configurare anche il reato di esercizio abusivo della professione
Vorremmo gridare allo scandalo, ma la redazione di comunicati stampa non firmati, ormai è cosa nota e purtroppo diffusa da tempo in barba alla legge n.150. Ne dà notizia Prospero Dente, segretario provinciale di Assostampa Siracusa, a proposito di comunicati stampa inviati da enti pubblici non firmati da giornalisti: “Nelle ultime 24 ore – dice Prospero Dente – in un crescendo assai curioso, le nostre redazioni hanno ricevuto “Comunicati stampa” di diversi Comuni della provincia. Uno di questi, che annunciava due lodevoli iniziative in materia di ambiente e salute, è stato inoltrato dalla mail di uno studio medico. Oggi, in sequenza, abbiamo ricevuto “Comunicati stampa” dai Comuni di Priolo, Floridia, Melilli e Cassaro. Provengono tutti da staff segreteria del Sindaco, Gabinetto del Sindaco, Ufficio Gabinetto del Sindaco e da un generico Cassarocomunica. Naturalmente nessuna firma in calce ai “Comunicati stampa” tranne che per un caso dove, ovviamente, la persona in causa non risulta iscritta all’Ordine dei Giornalisti. Ho provveduto ad inviare una nota a tutti i sindaci della provincia, al Commissario del Libero Consorzio e, per conoscenza al Prefetto di Siracusa e all’Ordine regionale dei Giornalisti di Sicilia“.
È un documento condiviso a livello regionale dall’Assostampa Sicilia e che intende porre al centro i termini di legge che disciplinano la comunicazione istituzionale. Nella nota, in particolar modo – continua Dente – ho voluto evidenziare che la divulgazione da parte di un ente pubblico, di comunicati stampa anonimi, ovvero privi della firma del loro redattore, o siglati da un non giornalista, è una violazione della legge n.150 del 2000 e potrebbe configurare anche il reato di esercizio abusivo della professione (art. 348 codice penale) qualora l’estensore non sia iscritto all’Ordine. Naturalmente, come sindacato, di concerto con il nostro Ordine, ci attiveremo per offrire assistenza ed informazioni necessarie a tutti i Comuni che intenderanno attivarsi per un percorso virtuoso che prediliga la comunicazione professionale al territorio, ai cittadini, ai mezzi di informazione”.
Comunicato di Assostampa.it