Andrà in onda il prossimo 22 maggio, nell’ambito delle iniziative editoriali Rai dedicate alla settimana della legalità. Nel cast anche Vincenzo Ferrera, attore palermitano
Un eccidio che ha scosso l’Europa intera. Una lunga scia di sangue che dalla cittadina tedesca di Duisburg riporta dritto sull’Aspromonte mostrando agli occhi del mondo che la malavita calabrese non è solo un problema locale, italiano, ma una realtà attiva con la sua ombra anche fuori confine. Ispirato a uno dei casi di cronaca che più ha sconvolto l’opinione pubblica internazionale, il film “Duisburg – Linea di sangue”, per la regia di Enzo Monteleone, sarà protagonista della prima serata di Rai1 il 22 maggio, nell’ambito delle iniziative editoriali Rai dedicate alla settimana della legalità.
“Duisburg – Linea di sangue” è una coproduzione Rai Fiction – Iterfilm, prodotta da Laurentina Guidotti e Conchita Airoldi, realizzata in collaborazione con la Polizia di Stato. Firmano la sceneggiatura Claudio Fava, Francesco Ranieri Martinotti e Monica Zapelli insieme al regista Enzo Monteleone. Protagonisti Daniele Liotti, Benjamin Sadler, Anna Ferzetti, Brenno Placido, Vincenzo Ferrera, Marina Crialesi, Massimiliano Frateschi e Ester Pantano.
La storia: Ferragosto 2007. Nella città di Duisburg in Germania, all’uscita del ristorante “Da Bruno” sei italiani vengono trucidati da una coppia di killer. Tutti e sei sono calabresi, giovanissimi. La strage ha un incredibile impatto mediatico in tutta la Germania: mai una cosa simile era accaduta in quella nazione. La Kriminalpolizei pensa ad un regolamento di conti tra bande di turchi, albanesi e italiani per il controllo di armi e droga. I tedeschi chiedono aiuto alle autorità italiane.In Calabria, il commissario Battaglia sta passando le sue vacanze con la famiglia al mare. Viene a sapere della strage dal telegiornale. Nello stesso momento una telefonata del Questore di Reggio Calabria lo convoca con urgenza. Battaglia viene inviato immediatamente in Germania per affiancare nelle indagini il collega Block.Tra i due all’inizio non corre buon sangue, l’eterna diffidenza tra italiani e tedeschi, ma poi l’istinto della caccia li farà diventare una coppia di investigatori affiatata. Battaglia capisce che non si tratta di traffico di droga o di armi e ricostruisce una intricata faida familiare nata a San Luca, un paesino dell’Aspromonte ritenuto la capitale della ‘ndrangheta. Una faida iniziata durante il carnevale del 1991 tra i due clan che si contendono il controllo del territorio per l’egemonia sui traffici. Una faida proseguita per anni fino a quella tragica notte.
(Ro.G.)