Uscirà il 23 maggio, giorno dell’anniversario della strage di Capaci, Il traditore, unico titolo italiano (almeno per il momento) in concorso a Cannes. L’ultima volta di Marco Bellocchio sulla Croisette risale al 2016, quando portò alla Quinzaine des Réalisateurs Fai bei sogni, mentre 10 anni fa aveva gareggiato per la Palma d’Oro con Vincere. Sull’onda dell’annuncio di Frémaux, che ha messo il regista insieme a colleghi come Malick, Loach, Almodovar e i fratelli Dardenne, Bellocchio ha risposto ad alcune domande dei cronisti su un film che sembra battere territori diversi – e in modo diverso – dai suoi precedenti.
Il traditore è una produzione IBC movie, Kavac Film con Rai Cinema, in coproduzione con Ad Vitam Production (Francia), Match Factory Productions (Germania) e Gullane (Brasile) e sarà distribuito da 01.
Mi interessa il personaggio di Tommaso Buscetta perché è un traditore. Il traditore potrebbe essere il titolo del film. Ma in verità chi ha veramente tradito i principi ‘sacri’ di Cosa Nostra non è stato Tommaso Buscetta, ma Totò Riina e i Corleonesi. Come si vede due modi opposti di tradire. Nella storia tradire non è sempre un’infamia. Può essere una scelta eroica. I rivoluzionari, ribellandosi all’ingiustizia anche a costo della vita, hanno tradito chi li opprimeva e voleva tenerli in schiavitù.
Marco Bellocchio, note di regia
Il biopic su Tommaso Buscetta, realizzato da Marco Bellocchio che ne ha scritto anche la sceneggiatura, Il traditore, è tra i film in Concorso alla 72ma edizione del Festival di Cannes. Un film di vendette e tradimenti, con Pierfrancesco Favino nei panni di Buscetta, “boss dei due mondi”. Nel cast, tra gli altri, anche Luigi Lo Cascio, Fausto Russo Alesi e Bebo Storti. Il racconto inizia con il carismatico personaggio di Cosa Nostra braccato in Brasile dai “corleonesi” di Riina e passa attraverso l’amicizia con il giudice Giovanni Falcone e la testimonianza al maxiprocesso che mise in ginocchio l’organizzazione mafiosa per concludersi, dopo le accuse al processo Andreotti, con la sua scomparsa nel 2000 a Miami, dove Buscetta morì per malattia e non per mano della mafia. “Mi interessa il personaggio di Tommaso Buscetta perché è un traditore”, sottolinea Marco Bellocchio nelle note di regia. “Ma in verità chi ha veramente tradito i principi ‘sacri’ di Cosa Nostra non è stato Tommaso Buscetta, ma Totò Riina e i Corleonesi. Come si vede due modi opposti di tradire. Nella storia tradire non è sempre un’infamia. Può essere una scelta eroica. I rivoluzionari, ribellandosi all’ingiustizia anche a costo della vita, hanno tradito chi li opprimeva e voleva tenerli in schiavitù”. Bellocchio torna per la settima volta in Concorso a Cannes dopo Vincere, presentato nel 2009, L’ora di religione, al Festival di Cannes 2002, La balia (1999), Il Principe di Homburg (1997), Enrico IV (1994) e Salto nel vuoto (1980).
Il traditore arriverà nelle sale italiane con 01 Distribution dal 23 maggio, una data simbolica, giorno dell’anniversario della Strage di Capaci dove perse la vita Giovanni Falcone. Il film è prodotto da IBC Movie – Kavac Film con Rai Cinema, in coproduzione con Match Factory Productions (Germania), Ad Vitam production (Francia) e Guallane Entretenimento (Brasile), mentre le vendite internazionali sono di The Match Factory. “Solo un narratore visionario e originale come Marco Bellocchio poteva affrontare una materia delicata e incandescente come quella che ruota intorno alla figura di Tommaso Buscetta” – commenta Paolo Del Brocco, amministratore delegato di Rai Cinema. “Così come aveva trattato la cronaca politica in Buongiorno, notte, con Il traditore Bellocchio si rimette alla prova nel racconto storico e lo fa attraverso il suo personalissimo sguardo d’artista e in una chiave di lettura, come sempre, molto individuale. Un cinema che costruisce la narrazione del nostro Paese e definisce la nostra identità collettiva, che si confronta con la Storia, rispondendo a una delle prerogative del servizio pubblico. Un cinema che sa raccontare l’Italia anche all’estero e che vanta una tradizione di grande successo“. E’ prodotto dall’italiana Simila(r) Tommaso di Abel Ferrara, film sugli immigrati a Roma ambientato a Piazza Vittorio e interpretato da Willem Dafoe, che verrà presentato a Cannes in Séances Spéciales. Tra le altre presenze italiane torna sulla Croisette, dopo essere stata la madrina della 70ma edizione del Festival, Monica Bellucci, nel cast della pellicola Fuori Concorso The Best Years of a Life realizzata da Claude Lelouch, mentre Chiara Mastroianni è tra le interpreti Chambre 212 di Christophe Honoré (Un Certain Regard). Un bel po’ d’Italia si vedrà anche nel documentario Fuori Concorso Maradona di Asif Kapadia, un film che racconta il periodo napoletano, negli Anni ’80, del campione argentino, il genio del calcio più celebre al mondo, personaggio pieno di luci e ombre che arrivò ad essere considerato nel capoluogo partenopeo una sorta di divinità laica.
Fonte: news.cinecittà.it