Distrutta la guglia centrale e gran parte del tetto della cattedrale di Parigi. L’incendio sarebbe partito dalle impalcature di ristrutturazione
Una colonna di fumo che si vede da tutta Parigi, fiamme altissime attorno a uno dei monumenti simbolo della città. «Un incendio terribile», dice la sindaca Anne Hidalgo davanti alle fiamme divampate sul tetto della cattedrale di Notre Dame, patrimonio dell’umanità dal 1991. La guglia centrale è crollata. L’incendio è scoppiato intorno alle 18 e 50. Ignote le cause, ma sarebbe partito dall’impalcatura usata per i lavori di restauro partiti un anno fa e che dovevano andare avanti fino al 2022. È crollata la guglia centrale e sono a rischio tutte le strutture in legno. La cattedrale gotica, completata nel XIV secolo, non era mai stata colpita da un incendio sebbene fosse stata depredata durante la Rivoluzione Francese.
Notre Dame di Parigi è una delle cattedrali gotiche più famose al mondo. E’ anche una delle più antiche, essendo realizzata nel primo stile gotico. Forse è stata la prima cattedrale in assoluto dove si utilizzarono gli archi rampanti. Essi non erano previsti nel progetto originario, ma durante la costruzione i muri sottili che divenivano sempre più alti e instabili richiesero il loro utilizzo. Nel 1163 fu posta la prima pietra. Per la prima volta si cercava di erigere un edificio nel nuovo stile gotico che fosse unitario e insieme eccezionalmente monumentale. Con 130 m di lunghezza e 35 di altezza sotto le volte, Notre Dame di Parigi supera di molto le dimensioni allora consuete. Per realizzare il progetto fu necessario trasformare l’urbanistica di un intero quartiere, ma niente era troppo per la cattedrale della capitale, nelle cui vicinanze si trovava la residenza dei re.
Notre Dame è una basilica con matroneo e doppie navate laterali. Ha quindi in totale 5 navate, quante fino ad allora ne avevano avute solo importanti edifici come la chiesa abbaziale di Cluny o San Pietro a Roma. Anche in seguito, una chiesa gotica a 5 navate resterà un’eccezione. Le doppie navate laterali finiscono in un deambulatorio ugualmente doppio, e sono separate l’una dall’altra da poderose colonne. Le gigantesche calotte della volta esapartita corrispondono a grandi pareti. Non si volle aprire completamente la superficie dei muri, ma creare un contrasto tra una parete sottile –e per questo tanto più piatta – da una parte, e le snelle colonnine e i costoloni della volta dall’altra. In origine questo effetto era ancora più forte perché la superficie delle pareti al di sopra del matroneo era maggiore, ed era aperta in alto solo da piccole finestre traforate. Questa soluzione rendeva la cattedrale troppo buia, così nel XIII secolo le finestre furono ingrandite. Nel XIX Viollet Le-Duc ridonò la forma antica alle finestre che corrono intorno alla crociera.
La costruzione della facciata occidentale di Notre Dame cominciò nel 1200. Tra il 1240 e il 1250 furono completate le due torri. Il tema della parete piatta viene ripreso anche nella facciata. Le torri sono collocate su navate laterali doppie, quindi sono molto larghe e stabili. Inoltre sembrano quasi “affondare” nella parete del pianoterra. L’impressione è quella di vedere un arco di trionfo che sostiene una galleria reale, simbolo dell’autorità monarchica.
Al centro della facciata c’è il grande rosone realizzato intorno al 1225, con la statua della Vergine e il Bambino tra due angeli. A destra e a sinistra ci sono le statue di Adamo ed Eva che rimandano al peccato originale. Le statue sono state rifatte da Viollet-Le-Duc nel XIX secolo. Sotto la balaustra si trova la Galleria dei Re: una fila di 28 statue che rappresentano 28 generazioni di re di Giuda, discendenti di Jesse e antenati di Maria e Gesù. Queste statue furono aggiunte alla facciata nella prima metà del XIII secolo, e divennero presto rappresentazioni familiari dei re di Francia. La tradizione fu perpetuata nei secoli: per questo motivo, durante la Rivoluzione Francese le statue furono decapitate e mutilate in quanto viste come simboli del dispotismo. Nel XIX secolo furono restaurate da Viollet-le-Duc.
Notre Dame subì molti atti di vandalismo nel corso della sua storia. Nel 1548 fu danneggiata dalle sommosse degli ugonotti; durante la Rivoluzione molti tesori furono distrutti o saccheggiati, le statue di molti santi spaccate o decapitate; la cattedrale fu rinominata “Tempio della Ragione” e adibita al culto dell’Essere Supremo, ma in realtà il suo interno fu usato come magazzino e deposito di foraggio. Fu Napoleone a riconsegnarla al culto, perché ospitasse la cerimonia della sua incoronazione a imperatore. Nel 1800 il decadimento della cattedrale era così avanzato che si pensò seriamente di abbatterla. Fu anche grazie al romanzo Notre Dame de Paris di Victor Hugo, grande estimatore della cattedrale, che l’attenzione per il venerando edificio tornò a destarsi. Il programma di restauro fu avviato nel 1845 sotto la direzione di Viollet-le-Duc, che realizzò anche i famosi gargoyles scatenando la sua fantasia.