“Sapete cosa fa il magistrato?” Con questa domanda ha avuto inizio l’incontro tra il dott. Paolo Guido, Procuratore aggiunto di Palermo, e i bimbi dell’ I.C. Boccadifalco – Tomasi di Lampedusa.
Il dibattito si è tenuto proprio il 23 maggio, anniversario della strage di Capaci, in cui persero la vita Giovanni Falcone, Francesca Morvillo, Antonio Montinaro, Rocco Dicillo e Vito Schifani.
Dopo aver posto ai bambini delle domande su quale fosse la loro professione preferita, il dott. Guido ha spiegato brevemente di cosa si occupa un magistrato, le sue funzioni e le caratteristiche del suo operato.
Impegnato nel coordinamento delle operazioni della DDA, il dott. Guido ha parlato al giovane uditorio di cosa significhi fare antimafia oggi, a ventisei anni di distanza dalla strage di Capaci.
“Per fare antimafia non bisogna fare il poliziotto, il carabiniere o il magistrato; non è in sostanza indispensabile, per fare antimafia, essere un tecnico della legalità”, ha precisato il dott. Guido ricordando come in realtà sia invece necessario che ciascuno faccia antimafia e che faccia legalità con il proprio lavoro, con il proprio comportamento rispettoso delle regole e con il proprio impegno quotidiano, anche nelle piccole cose e nei dettagli della vita di tutti i giorni.
“Qualsiasi professione voi farete nel futuro, dal medico al farmacista, all’insegnante, al dipendente pubblico, all’avvocato, al prete o al giornalista, quindi anche al di fuori delle categorie dei tecnici della legalità, voi ragazzi sarete chiamati a fare una scelta, e quella sarà una scelta che segnerà la vostra vita”, la scelta a cui si è riferito Paolo Guido è la scelta di obbedire ai ricatti ed alle imposizioni o di rispettare soltanto la legge dello Stato, opponendosi con forza e operando una scelta a volte difficile ma che ci rende assolutamente liberi.
“Nella legalità ciascuno sa che la regola è ben determinata, e se la rispettiamo tutti, ognuno di noi sa che è protetto proprio da quella regola, indistintamente dalle condizioni economiche, dal sesso e dalle religioni. Se noi viviamo la nostra esistenza basandoci su questo principio, capiremo che la strada migliore da percorrere non è quella della ricerca della legge del più forte, perchè prima o poi questo genererà altra sofferenza. La scelta del rispetto delle regole è la scelta dell’essere se stessi, urlando e difendendo la legalità per difendere proprio se sessi, con tutte le proprie prerogative, differenze e caratteristiche.
Alla fine dell’intervento del dott. Paolo Guido, un ampio spazio è stato dedicato proprio ai ragazzi, affinché, con le loro domande, potessero esprimersi e confrontarsi con una personalità assolutamente in prima linea nella difesa della giustizia.
Questa intensa mattinata è stata inserita nell’ambito dei tanti eventi proposti dall’I.C. Boccadifalco – Tomasi di Lampedusa per il mese della legalità, di cui Referencepost ha dedicato un’ampia rassegna.
Citando una poesia intitolata “Gli angeli custodi”, letta al termine del dibattito, possiamo senza dubbio dire, in riferimento alla giornata del 23 maggio: “Oggi è la festa degli angeli che non andranno più via”.
Carlo Guidotti per Referencepost (Articolo e foto)