Il 3 maggio 2018 presso l’Istituto Comprensivo “Boccadifalco – Tomasi di Lampedusa” di Palermo, si è tenuto un interessante incontro dal titolo “Angeli custodi: l’esempio del coraggio, il valore della memoria”.
Hanno conversato con i bimbi della classe terza sezione D, coordinati dalle maestre Anna Rusticano e Giovanna Chinnici, tre grandi uomini: Antonello Marini, Raniero Recupero e Giuseppe Sammarco che fecero parte delle scorte di Falcone e Borsellino, i due giudici palermitani uccisi rispettivamente il 23 maggio e il 19 luglio del 1992.
Dopo una festosa ed animata accoglienza dei bimbi e del corpo docente, Recupero, Marini e Sammarco, si sono recati in classe per parlare con i giovani allievi, raccontando loro l’attività svolta, le dinamiche e qualche curiosità. Nucleo centrale dell’incontro è stato un dibattito che ha avuto come focus proprio i due magistrati, divenuti simbolo della nostra città che mira ad un percorso di legalità piena e condivisa.
L’aula della 3D è stata resa ancor più accogliente da un grande arcobaleno che fa da corona alla scritta “Benvenuti”, ben evidenziata nella colorata lavagna
Il primo a condividere la propria memoria è stato Giuseppe Sammarco, capo scorta di quel valoroso gruppo di uomini che furono gli angeli custodi di Falcone proprio nel maggio del ’92.
Sammarco ha raccontato agli attentissimi bimbi come si sia salvato da quel terribile attentato e delle emozioni provate quando seppe, e successivamente vide, i miseri resti di quegli uomini, i suoi uomini, da lui coordinati e che erano stati fino a quel giorno compagni di vita e di lavoro quotidiano.
“Dopo le stragi, la mia vita è diventata molto più riflessiva e ho cercato di fare più cose possibili perché cerchi di riempire te stesso” ha detto Sammarco, e ha continuato dicendo: “sulla strada cerchiamo di fare tutto il possibile per difendere le persone e l’uomo che stai scortando ed io ho messo a rischio la mia vita per chi, come Falcone e Borsellino, entravano in Tribunale al mattino e ne uscivano soltanto la notte, sacrificando la loro esistenza per darci un mondo migliore, e oggi, sono convinto che stiamo scrivendo una nuova pagina di storia”.
Successivamente Giuseppe Sammarco ha donato un momento di grande emozione mostrando ai bimbi la penna che fu proprio di Giovanni Falcone, donatagli dalla sorella Maria e con la quale, Sammarco, dopo il trasferimento alla Squadra Mobile, firmò tutti gli arresti degli esecutori e dei mandanti della strage di Capaci, fra cui Giovanni Brusca, colui che tramite un telecomando azionò l’esplosivo posto sotto l’autostrada.
Antonello Marini, anch’egli uomo di scorta, e attualmente ancora impegnato in tale tipologia di servizio per il corpo di Polizia dello Stato, ha parlato con i bambini dell’aspetto umano dei Giudici e di come erano coscienti del pericolo che correvano giorno per giorno, rischiando costantemente la vita per seguire un ideale di onestà, legalità e dedizione assoluta al lavoro.
“I due giudici Falcone e Borsellino e i miei colleghi della scorta, ci hanno regalato la loro vita, e per questo noi dobbiamo essere riconoscenti per il sacrificio offertoci, e il modo migliore per ringraziarli è, cari bambini, essere buoni come loro affinchè possiamo vivere in mondo migliore”.
A seguire Raniero Recupero, poliziotto, ha tracciato una lucida e puntuale memoria di Paolo Borsellino, della sua umanità e della sua capacità di condividere con i ragazzi della scorta anche i momenti più sereni della propria vita personale, segno indelebile del suo sorriso interiore, che era un sorriso agli uomini ed alla vita.
“Il mio ricordo di Paolo Borsellino è quello di un uomo estremamente buono, la cui immagine mi richiama quella di un nonno, gentile e disponibile con tutti noi, otto uomini per turno su un totale di quattro turni, sia nei momenti di tensione quanto in quelli privati”. “Il suo più grande rammarico” ha continuato Raniero Recupero nel suo intervento, “era quello di essere consapevole di dover morire e che con la sua morte sarebbero stati inevitabilmente uccisi anche altri uomini”.
Dopo aver doverosamente ricordato anche Emanuela Loi, agente di scorta di Borsellino alla quale è intestato proprio il plesso scolastico che ci ha ospitato, è stato dedicato un ampio spazio del dibattito per rispondere interattivamente ai quesiti posti dal giovanissimo uditorio, il quale, attento, emozionato e coinvolto, ha chiesto ai tre uomini dettagli e particolari in merito ad alcuni concetti chiave della nostra storia assolutamente meritevoli di approfondimento, quali l’onore nell’indossare la divisa da poliziotto, l’uso del giubbotto antiproiettile, la paura di perdere la vita ogni giorno, le emozioni forti della propria anima, l’amicizia che perdura anche dopo la vita terrena e financo suggerimenti da seguire per chi, fra loro, volesse arruolarsi in Polizia, per onorare, servire e proteggere il prossimo in quanto parte integrante ed insostituibile di se stesso.
Dopo questo attivo e produttivo dibattito, i tre agenti Sammarco, Marini e Recupero, si sono recati presso la grande palestra del Boccadifalco – Tomasi di Lampedusa, nella quale, accolti da musiche, canti e coreografie curate dalle insegnanti ed eseguite dagli stessi alunni, hanno conosciuto tutti gli allievi della scuola primaria di tutte le classi terze, presentandosi e rispondendo alle loro ulteriori domande.
Fra i relatori di questo incontro anche il preside Fabio Mauthe Degerfeld che, ospitando i tre agenti, ha dato un altro grande segnale di condivisione della legalità che pone le basi da una presa di coscienza della nostra storia più recente che dovrà vedere necessariamente i bambini sempre più protagonisti, verso un percorso di cambiamento e di crescita sia culturale che sociale e morale.
Al termine dell’incontro avvenuto con tutto il corpo docente e discente, i bimbi hanno omaggiato i tre graditi ospiti di alcuni doni realizzati da loro stessi proprio per questa pregevole occasione. Raniero Recupero ha letto alcuni brani tratti dal libro della giornalista Gilda Sciortino intitolato “Uomini di scorta”.
Dopo i saluti e i ringraziamenti finali del preside e delle maestre organizzatrici dell’evento, tutti insieme per una foto ricordo proprio davanti all’effigie di Emanuela Loi, per suggellare l’immortalità del ricordo e della memoria attiva.
L’Istituto Comprensivo Boccadifalco – Tomasi di Lampedusa sarà ancora impegnato per tutto il mese di maggio in numerose altre attività legate alla valorizzazione del concetto di legalità e di giustizia, con il coinvolgimento attivo di bimbi e famiglie.
Carlo Guidotti per Referencepost (Articolo e foto)