Presso la sede del Punto Famiglia ACLI di Caltanissetta ha avuto luogo la conferenza “Famiglia e territorio”; l’incontro, tenutosi il 30 dicembre scorso, è stato organizzato dal Forum delle Associazioni Familiari, istituzione nata con il proposito di valorizzare, tutelare e divulgare il valore, inconfutabile ed inesauribile, della famiglia, bene supremo della nostra identità per il quale è sempre più necessario studiare e condividere progetti evolutivi da presentare alla società, alle amministrazioni locali ed all’organo legislativo statale.
Relatori della conferenza sono stati Dario Micalizio, Presidente del Forum delle Associazioni Familiari di Sicilia, Francesco Bianchi, componente dell’Osservatorio Nazionale sulla famiglia e Rosario Patti, Presidente del Consiglio Comunale di Nissoria; ha moderato l’incontro Pinella Crimì, vicepresidente del Forum delle Associazioni Familiari di Sicilia.
Presente fra il pubblico anche Francesco Bivona, Sindaco di Recalbuto e, fra gli invitati, Francesco Sinatra, Sindaco di Leonforte e Armando Glorioso, Sindaco di Nissoria; in seno alle amministrazioni che rappresentano i tre Sindaci sono molto vicini al Forum ed hanno firmato la lettera d’intenti e la manifestazione d’interesse al progetto denominato NOI per il territorio, nell’ambito del quale è stato promosso l’incontro odierno.
Prima di iniziare i lavori salutano i numerosi intervenuti Massimiliano Centorbi, Presidente del Forum Provinciale di Caltanissetta, e il Presidente ACLI Sicilia Stefano Parisi, entrambi impegnati, nei rispettivi ruoli, nel promuovere le tematiche delle politiche familiari e nell’organizzare incontri affinché i giovani e i meno giovani si incontrino e si scambino idee propositive per il futuro.
Dopo l’introduzione della Crimì il primo intervento è stato quello del dott. Dario Micalizio, che ha descritto la genesi del Forum spiegandone gli obiettivi perseguiti.
Il forum è una realtà che nasce in Sicilia circa 10 anni fa per iniziativa di alcune associazioni che potessero portare avanti tematiche avente ad oggetto la famiglia, e che si riconoscessero in una realtà di associazioni familiari capaci di unire le forze per porre all’attenzione delle istituzioni determinate Istanze comuni.
Oggi il Forum in Sicilia conta otto Forum provinciali, una trentina di associazioni che aderiscono al Forum Regionale e centotrentacinque associazioni che afferiscono ai vari Forum provinciali, all’interno dei quali si nota una grande partecipazione attiva.
“Le famiglie sono in gravi difficoltà; ci sono diecimila nascite in meno rispetto all’anno scorso, ciò significa che il sistema non è più sostenibile in quanto non c’è più il ricambio generazionale. La situazione è quindi molto grave” ha detto Micalizio.
A conferma di quanto espresso, il Presidente ha esposto le sue teorie suffragate da numerosi esempi vissuti concretamente nell’ambito della sua professione medica.
“La piramide demografica si sta capovolgendo; welfare e sanità stanno sempre più riducendosi. Purtroppo è sotto gli occhi di tutti che per determinati problemi, che in realtà non sono problemi, le risorse finanziarie vengono trovate” ha affermato il dott. Micalizio, “ecco allora l’intervento del forum, noi non siamo contro nessuno anzi siamo a favore di qualcuno, siamo a favore delle famiglie”.
Prima di concludere il suo intervento ha ribadito precisando che a volte, oggi, il termine famiglia crea incomprensioni o addirittura inaspettati problemi e ciò è paradossale se pensiamo che già i padri costituenti, nell’articolo 29, scrivono che la Repubblica riconosce i diritti della famiglia come società naturale fondata sul matrimonio, ciò ad avvalorare che la famiglia non è stata creata ma già era un’istituzione preesistente e quindi riconosciuta dalla costituzione.
È inutile e sterile litigare su cosa sia la famiglia in quanto essa appare sotto gli occhi di tutti in maniera abbastanza evidente. È necessario quindi fare politiche che riconoscano i diritti delle famiglie e dei figli, politiche familiari che non siano solo politiche fiscali, permettendo a noi tutti di entrare finalmente in una nuova mentalità.
“È una fatica ma è anche un sicuro investimento per il futuro; stiamo cercando di dare visibilità a tutti coloro i quali applicano politiche per la famiglia attraverso l’associazionismo provinciale e regionale al fine di porre la politica della famiglia al centro dell’attenzione della politica nazionale”; termina così l’intervento del dott. Dario Micalizio.
A seguire Francesco Bianchini che oltre a essere presente nel direttivo del forum nazionale è membro dell’ Osservatorio per la famiglia presso la Presidenza del Consiglio.
Il dott. Bianchini è un giurista ed esperto di politiche della fiscalità della famiglia; “famiglia è un tema che attraversa tanti saperi” ha detto Bianchini e proprio l’interazione tra i tanti saperi consente di collegare temi quali il benessere familiare e la natalità.
“All’incontro di oggi non ci sono esperti, ci sono appassionati, e dove c’è la passione si diventa esperti” questo l’incipit del dott. Francesco Bianchini.
“Noi vogliamo condizionare le scelte di carattere nazionale dal basso” e questo diventa tanto più facile quanto è ridotta l’estensione del Comune dove si interviene, in cui il messaggio e le relative proposte partono dal territorio e sono più facilmente analizzabili e possono esser messe a sistema con più semplicità.
Da un’analisi ISTAT, pubblicata su Repubblica il 28 dicembre scorso, emerge un dato molto preoccupante che evidenzia come l’Italia sia uno dei paesi più vecchi del mondo con un’aspettativa di vita molto buona e ciò, ha aggiunto Bianchini, si caratterizza da una scarsa mortalità e da un ricambio generazionale molto scarso e lento.
Ecco il nucleo del problema individuato dal relatore, centrato nella necessità urgente di far concentrare gli interessi dello Stato “sui temi delle pensioni e della stabilità familiare di oggi e di domani”.
Ciò che emerge da questa rilevazione statistica è, ad esempio, l’aumento del numero dei single e degli anziani con l’inevitabile conseguenza della diminuzione della presenza di giovani, quindi una forte diminuzione della natalità e l’allarmante fenomeno dell’emigrazione.
“Lo Stato, avendo delle risorse, deve adesso stabilire delle priorità”, ha affermato il dottor Bianchini ricordando il principio costituzionale che sancisce l’inviolabilità e la priorità del concetto di famiglia spesso messo in ombra da una legislazione sottordinata che opera in senso inverso.
Proprio nella recente Conferenza Nazionale sulle Famiglie si evince come la famiglia sia un bene prezioso fondato sul matrimonio, il cui valore, come ha espresso il Presidente del Consiglio Gentiloni, è la risultante del valore della coesione e dell’identità.
La Costituzione garantisce le famiglie numerose quindi, ma la normativa vincente non le tutela e non le incoraggia affatto. Nel ricco intervento del dottor Bianchini, oltre la Costituzione vengono citate le sentenze emanate dalla Corte Costituzionale e la legge regionale 10/2003, che è una delle prime leggi Italiane a riguardo.
È necessario quindi promuovere la famiglia come volano dell’economia e del turismo stesso, anche alla luce delle sentenze della Corte Costituzionale che si è pronunciata in tema di IRPEF, eliminando le discriminazioni che investono le famiglie numerose e riflettendo sulle necessarie agevolazioni.
Un altro tema che merita un’approfondita riflessione è quello secondo il quale le politiche familiari non debbano essere soltanto di tipo fiscale ma debbano riguardare anche aspetti diversi e che riguardano la vita di tutti i giorni quali, solo per citarne alcuni, quelli inerenti al trasporto pubblico, alla tassa sui rifiuti, alla retta degli asili nido, alla gestione delle baby sitter, delle zone pedonali, delle piste ciclabili, del transito dei passeggini sui marciapiedi, dei parchi verdi nei quartieri o delle tariffe nei musei, creando una vera e propria cultura pro-famiglia che possa occuparsi tanto delle politiche sociali quanto delle politiche familiari, distinguendo i diversi campi di azione in un contesto caratterizzato dall’ affetto e dall’accoglienza.
Terminato l’intervento dell’avv. Francesco Bianchini Pinella Crimì dà la parola al dott. Rosario Patti che nel suo intervento traccia un’acuta analisi sullo status dei giovani riflettendo sui valori perduti e sul sempre più calante entusiasmo dell’uomo di oggi.
“Non facciamo vuota retorica ma andiamo al cuore del problema” ha detto Patti, “prima del politico, dell’amministratore locale o del giurista c’è e ci deve essere l’uomo”, ricordando la necessità dell’essere proattivi e coraggiosi nel creare entusiasmo e opportunità nei confronti dei ragazzi di oggi opponendosi al rischio, con coraggio, di subire intimidazioni o pressioni psicologiche.
Non bisogna parlare soltanto di economia ma anche di sociologia; è questo il concetto principale che è emerso dalla relazione del dott. Patti che ha precisato come “l’immobilismo genera altro immobilismo e che ognuno di noi ha bisogno di una sana follia. Ci sono dei capisaldi nel concetto stesso della famiglia; se quelle idee col tempo vengono trasformate o trasfigurate, si mette in dubbio la nostra stessa identità. Negli anni si è creato volutamente un vuoto valoriale che ci ha portato, brancolando nel buio, a perdere la nostra essenza”.
A dar ancora maggior contenuto a questa teoria Rosario Patti ha raccontato alcune delle esperienze dell’associazione Profumi di Sicilia e del progetto intitolato provocatoriamente Non solo noia, che mette in risalto le tante opportunità di sviluppo legate al nostro territorio.
La ricetta consiste nell’instillare nei giovani la sensibilizzazione, termine ormai inflazionato e usurpato ma quanto mai profondo e attuale.
E conclude: “discostiamoci dal becero populismo che vede la politica tutta marcia e corrotta”, ricordando comunque quanto sia giusto fare le dovute distinzioni tra politica buona e politica cattiva appoggiando, incoraggiando e divulgando tutto ciò che l’ottima politica di oggi può realizzare.
Pinella Crimì trae le conclusioni dell’incontro ricordando come il Forum si occupi del bene delle famiglie inteso come un bene comune; in questa nobile ottica ha ricordato il progetto chiamato Immischiati, che coinvolge circa 100 genitori e il progetto NOI per il territorio, che vede l’impegno di ben sette regioni e che ha come obiettivo la valorizzazione del territorio rendendolo a misura di famiglia, facendo scoprire o riscoprire alle famiglie il loro ruolo all’interno della città.
“Le famiglie italiane non si sentono risorse ma vittime di soprusi delle amministrazioni, sentendosi quasi invisibili”.
In questo progetto si creerà un po’ alla volta una mappa digitale gestita dai ragazzi che raccoglie tutti luoghi di interesse segnalati dai rispettivi nonni, creando in simbiosi un’alleanza tra le generazioni mediante una moderna piattaforma web.
Ecco il vero spirito di NOI per il territorio, dove “NOI” non è altro che l’acronimo di “Nuove Opportunità Insieme” che fondono due principi cardine quali la sussidiarietà e la solidarietà, unici e validi strumenti per il raggiungimento di obiettivi così ardui e delicati.
Lo stesso spirito di collaborazione si evince anche dalle parole di Alfio Adornetto, Presidente Provinciale della sezione di Enna che ricorda come tutti quanti dobbiamo creare una rete in quanto se si è da soli non si può che perdere.
Termina così una conferenza sul delicato tema della famiglia, sulla sua crescita e sul suo sviluppo all’interno del nostro territorio, intendendo la famiglia come il fondamento primario della nostra stessa identità e come prima cellula dell’aggregazione dello Stato con l’obiettivo ultimo di dar valore e profondità alla più intima essenza di questa istituzione che rappresenta il nostro stesso fondamento umano e sociale. Tutto questo sta a fondamento del Forum che con passione, determinazione e costanza, propone e realizza i più diversi progetti capaci di trasferire e trasmettere amore nei confronti della famiglia, intesa come un macrocosmo dell’anima stessa.
L’appuntamento si rinnova con i prossimi incontri del Forum delle Associazioni Familiari in programma per il 2018.
Carlo Guidotti per Referencepost.it (Articolo e foto)