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Piazza Pretoria_Carlo Guidotti_referencepost

In centinaia ieri, venerdì 27 ottobre, hanno bussato con i cuscini sotto il braccio al portone di Palazzo delle Aquile ribadendo il loro “no alla movida selvaggia” che ormai da tempo impedisce loro di dormire serenamente. Sono i residenti nel centro storico di Palermo che con ieri sera hanno inaugurato un calendario serrato di iniziative che li vedrà presenti in tutta la città con flash mob e azioni pacifiche di protesta.

“Oltre al consueto baccano serale dato dalla musica all’impazzata – afferma Claudia Perricone, portavoce del gruppo di cittadini che, sull’omonimo gruppo Facebook, è ormai a oltre 1300  iscritti – subiamo l’invasione di moto e auto che rombano, con schiamazzi e danneggiamento degli arredi urbani conseguenti all’uso e abuso di alcool, come anche il parcheggio selvaggio in aree e isole pedonali. Tutto questo genera continuo degrado, offendendo la nostra città. Il tutto con l’assoluta indifferenza e inerzia da parte della nostra amministrazione comunale, alla quale chiederemo i danni dal momento che molti B&B e case vacanze stanno risentendo di questa situazione. Tanti sono, infatti, i turisti che decidono di non scegliere strutture vicine a locali. Ma veramente pensiamo che questa sia la Palermo Capitale della Cultura di cui tanto il nostro sindaco parla?”.

Un centro storico ormai Far West, nel quale di notte accade veramente di tutto.

“Siamo allo sbando – aggiunge Tiziana di Pasquale, tra le anime e partecipi più accorate di questo gruppo – se non addirittura al delirio. Non si dorme più a nessuna ora della notte, ma non si riposa neanche di giorno perché chiunque può decidere di piazzarsi sotto le nostre case e suonare senza che nessuno lo controlli. Due notti fa in tutto il centro storico si è sentito un dj set che, nonostante le ripetute inevase chiamate a Polizia, Carabinieri e Vigili Urbani, ha proseguito sino alle prime luci dell’alba.  Incomprensibile. Inaccettabile”.

La propria libertà comincia dove finisce quella degli altri”. Un assunto, una certezza che nel centro storico di Palermo non trova applicazione, dal momento che sembra essere diventato terra di nessuno, dove ognuno si alza e decide cosa fare. I residenti, però, veramente non ce la fanno più e da ieri hanno deciso di passare all’attacco.

A parte la prossima presentazione del manifesto, nel quale saranno contenute tutte le proposte per far tornare il centro storico a essere quell’oasi felice in cui godere solo del suo splendore, proseguiranno i flash mob e le iniziative volte ad aggregare i cittadini sui tempi della vivibilità e del decoro urbano e umano .Momenti di aggregazione che chiameranno alla loro responsabilità amministratori e politici, non necessariamente per puntare il dito contro ma si spera anche per trovare un terreno di confronto e decidere insieme come operare per cambiare una volta e per tutte rotta.

Una battaglia di civiltà, rispetto e amore per la nostra bella Palermo, alla quale potranno unirsi anche quanti non abitano il centro storico, ma sono consapevoli che salvaguardarlo può solo avere risvolti positivi per tutti. Lo hanno, per esempio, già fatto i residenti di via Isidoro La Lumia,  che stanno vivendo analogamente i risvolti negativi della movida che anima la zona di via Libertà.